Novità Superbonus 110%: interventi detraibili 2020
Detrazioni fiscali

Novità SuperBonus 110%: interventi detraibili 2020

Quali sono le novità dal decreto rilancio 2020? Scopriamo il SuperBonus 110%, quali sono gli interventi detraibili e chi può usufruirne.

    Novità SuperBonus 110%: interventi detraibili 2020

    SuperBonus 110%: le novità del decreto Rilancio 2020

    Il 19 maggio il Governo italiano ha deciso di introdurre nuove misure nel Decreto Rilancio. Tra le varie misure approvate ci sono quelle dedicate ad una maggiorazione delle percentuali previste per le detrazioni fiscali quali il nuovo EcoBonus.

    Nello specifico il nuovo EcoBonus è passato da un range di sconto dal 50% ad un massimo del 75% a una percentuale di detrazione pari al 110%. Le norme per il nuovo SuperBonus 110% sono contenute all’interno 119 e 121 Dl Rilancio 34 del 2020. Ecco nel dettaglio in cosa consistono le nuove misure.

    Come funziona e come beneficiarne

    Il nuovo SuperBonus 110% è dedicato a tutti gli interventi che permettono di ridurre di due classi l’efficienza energetica della propria abitazione oppure di un condominio.

    Gli interventi agevolabili in modo singolo con il nuovo SuperBonus devono essere obbligatoriamente comprovati dal certificato di prestazione energetica dell’immobile (APE) che deve essere redatto da un tecnico abilitato, prima e dopo i lavori.

    Per usufruirne è possibile effettuare diversi interventi quali: installazione di nuovi infissi, coibentazione esterna dell’edificio, installazione di pannelli solari, oppure di caldaie a condensazione e nuovi sistemi di raffrescamento, pensiline domestiche per la ricarica di auto elettriche.

    Una volta effettuati i lavori compresi dal decreto è possibile richiedere la detrazione al momento della Dichiarazione dei Redditi. Quando si effettua la compilazione del 730 oppure dell’Unico Redditi è necessario inserire i dati dell’immobile sul quale sono stati effettuati i lavori, e bisogna allegare il visto di conformità per dimostrare la riduzione dell’efficienza energetica di due livelli. La detrazione successivamente viene concessa in 5 rate di egual importo con cadenza annuale.

    Chi può usufruirne

    Il Decreto Rilancio ha disposto che possano richiedere la detrazione con il Superbonus al 110% solo alcuni soggetti specifici. Tra questi ci sono:

    • I condomini privati che vogliono abbassare di due livelli le prestazioni energetiche dell’intero stabile
    • Gli Istituti Autonomi delle Case Popolari, IACP, e le organizzazioni con le stesse finalità sociali. Quest’istituti in forma di società che hanno i requisiti previsti dalla legislazione dell’Unione Europea.
    • Persone Fisiche, private, che non esercitano arti, professioni e attività d’impresa
    • Le abitazioni in cooperativa che hanno una proprietà di tipo indiviso che permettono la realizzazione degli interventi sugli immobili da coloro che possiedono i diritti di godimento.

    Interventi detraibili

    Quali sono i principali interventi detraibili che si possono effettuare? Per ottenere il nuovo EcoBonus 110% è necessario effettuare degli specifici lavori per l’efficientamento energetico. Tra i principali ci sono:

    Cappotto termico

    Il cappotto termico esterno è un intervento che permette di ridurre le dispersioni di calore e di conseguenza migliorare l’efficienza energetica dello stabile. Nello specifico il Decreto Rilancio richiede che l’intervento venga effettuato con un’incidenza che sia superiore al 25% della superficie dell’edificio disperdente lorda.

    La detrazione in questo caso viene data per un importo pari al massimo a 60 mia euro, moltiplicato per il numero delle varie unità immobiliari che compongono l’edificio. I materiali isolanti che verranno impiegati dovranno rispettare i Criteri Ambientali Minimi, come stabilito dal DM Ambiente dell’11 ottobre del 2017.

    Impianti di climatizzazione invernale nei condomini

    Gli impianti di climatizzazione invernale all’interno degli edifici sono inclusi solo nel caso in cui si installi un sistema per la fornitura d’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento centralizzato. Gli impianti da installare che rientrano nella detrazione possono essere a condensazione, ibridi, con pompa di calore oppure geotermici con un’efficienza pari almeno alla classe A.

    Sono ammessi, inoltre, anche gli abbinamenti a dei sistemi di micro-cogenerazione. In questo caso il tetto della spesa non può essere al di sopra dei 30 mila euro moltiplicati per ogni unità immobiliare che compone l’edificio.

    Serramenti: porte e finestre

    Oltre alle tipologie d’intervento che sono state descritte, insieme al cappotto termico è possibile includere nella detrazione con un importo limite di 60 mila euro per unità immobiliare anche l’installazione di nuovi serramenti. Possono essere installate nuovi infissi e anche nuove porte blindate se queste permettono di migliorare nel complesso l’efficienza energetica dell’abitazione.

    È anche vero che per interventi di questo tipo può essere ragionevole usufruire dello sconto al 50%, valido per gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2020 come si evince nell’articolo sul Bonus Infissi 2020 pubblicato da Ambienti & Serramenti.

    Detrazione impianti solari fotovoltaici

    Una detrazione nella misura del 110% spetta anche per l’installazione sugli edifici, gli impianti solari fotovoltaici che vengono connessi alla rete elettrica. In questo caso, l’ammontare del costo degli impianti solari fotovoltaici non deve superare i 48 mila euro e comunque con un limite di spesa pari a 2400 euro per ogni kW di potenza nominale.

    La detrazione è riconosciuta anche per l’installazione di sistemi d’accumulo integrati con gli impianti fotovoltaici in un limite di spesa pari a 1000 euro per ogni kWh di capacità d’accumulo del sistema.

    Sconto in fattura e cessione del credito

    Oltre a poter richiedere una detrazione pari al 110% con la Dichiarazione dei Redditi come rimborso Irpef in 5 rate con cadenza annuale dello stesso importo, chi richiede il bonus può procedere anche con la cessione del credito e lo sconto in fattura.

    Per coloro che chiedono la cessione del credito è possibile ottenere fino a un massimo del 100% di sconto in fattura. Successivamente, sarà il fornitore oppure il costruttore che ottiene la cessione a poter richiedere la detrazione al momento della sua dichiarazione dei redditi.

    Il fornitore, costruttore o commerciante che ottiene dal cliente la cessione del credito potrà richiedere anche direttamente in banca per ricevere l’importo pari a quello della fattura effettuata per il cliente. In questo caso, il credito viene concesso dalle banche entro e non oltre 90 giorni.

    Con la cessione del credito al 100% il cliente non dovrà pagare nulla al momento dell’emissione della fattura, ma le spese saranno a carico del fornitore che dopo avrà la possibilità di scegliere come ricevere il compenso dovuto con una detrazione oppure cedendolo lui stesso al grossista oppure alle banche e società finanziarie.

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